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Una pubblicità molto italiana

Gli italiani e gli altri – la scelta delle parole, un mondo che si svela.

Una pagina. Due pubblicità. Due mondi. Mi colpiscono le differenze. E credo che sia un microcosmo delle sfide da affrontare.

Due pubblicità su una pagina che mostrano differenze e sfide: gli italiani e gli altri

Su una pagina di The Economist (June 6th-12th 2020) vedo due pubblicità di due management schools, SDA Bocconi e London School of Economics and Political Science (LSE). Due istituzioni diverse con programmi diversi. Eppure due Top Schools che attirano i giovani e talenti e manager. Notevoli le differenze per quanto riguarda la presentazione e la formulazione. E credo che riffletano, rispecchino la sfida per quanto riguarda il modo in cui ‘gli altri’ vedono l’Italia e gli italiani. Perché l’immagine di sé spesso non corrisponde con il modo in cui altri ci vedono.

Presentazione e formulazione

Prima la presentazione. Quella italiana esiste solo di testo, di parole. L’altra: una visualizzazione con poche parole, eppoi parole molto concrete. Poi la formulazione. Notevole anche la scelta di parole: Bocconi vs LSE.
Un contenuto di parole che invocano vs parole che spiegano i lati pratici di partecipazione.
Un’ esperienza autentica, idee e sogni vs ‘skills and ideas to transform societies’ (verbo attivo, gestire il mondo, creare il futuro).
Il testo inglese è molto pratico: ‘no career-break necessary’. Ergo: si continua a lavorare mentre si studia. Quello italiano: ‘live your most excellent dreams’.

Imparare dagli altri

Meno male che ci siano le differenze nel mondo. Ma volendo si può sempre imparare dagli altri. No dico che sbagliano gli italiani. Che devono cambiare. Ma si pùo sempre crescere. Non per gli altri. Per se stessi. Come fanno i tanti giovani talenti italiani che vanno all’estero. Qui non voglio parlare dei motivi di quella partenza. Ma mi dà speranza e fiducia vedere quanto imparano in altri paesi. Sono esperienze che prima o poi faranno bene anche all’ Italia.

Non bastano le eccellenze

Come vedono l’ Italia, gli altri? Dalla mia esperienza, parlando con imprenditori stranieri, direi che questa pubblicità italiana rappresenta pure un dilemma e una sfida che gli italiani dovrebbero affrontare. Piace molto in Italia parlare delle proprie eccelenze. Lo so, le eccellenze non si discutono. Ma non bastano. Come dice la pubblicità della Bocconi, è un punto di partenza. Poi, si dovrebbe andar oltre. Imparando ed usando skills ed esperienza. L’Italia è storia, cultura, natura. Tutto su un livello mondiale, universale. Eppure l’Italia è tanto di più. Più di una destinazione turistica. Ma gli italiano non vendono bene quell’ Italia. Dov’è l’Italia del futuro? L’Italia di innovazione, dei giovani talenti? Magari gli italiani non si vendono bene all’ estero? Come sanno fare per esempio i francesi. E non basta ‘far sistema’ e parlare delle proprie eccellenze.

Fatti ed atti

Cosa aspettano investitori, imprenditori, buyer, aziende estere? Fatti ed atti. E se si dice: tanto torneranno sempre, siamo l’Italia? Con queste nostre eccellenze uniche? Che tutto il mondo ci invidia? Non credo. Il mondo non aspetta. Fare business con l’Italia vale la pena, dico sempre. E ne sono convinto. Ma non è facile per ‘gli altri’ (neanche per gli italiani, qualcuno direbbe). Mi capita spesso di diffendere gli italiani all’estero. Perché vale la pena. Perché so che ci sono tantissimi italiani che si dedicano al lavoro, dando sotto, con ottimi risultati.

Il mondo non aspetta

Ma come disse Sergio Marchionne, il mondo non aspetta. Si chiude l’ufficcio d’estate? Beati voi. Ma il mondo non aspetta fino a settembre. Non si risponde alla mail? Il mondo non aspetta e si cerca altrove. Ed è qui che si pùo imparare. Imparare di vivere e lavorare anche nel mondo digitale. Che per le nuove generazioni non è più distinto dal mondo analogo, quello ‘vero’ in cui noi siamo cresciuti. Imparare di dare spazio ai giovani talenti italiani. Di fidarsi dei skills digitali dei giovani, delle loro idee. Con le lingue che parlano. Sapere sfruttare la loro energia.

‘Non rispondo alla mail!’

Problema pratico, punto d’irritazione pìu sentito all’estero? “Non rispondono alla mail ‘sti italiani!” Se metti l’indirizzo sul proprio sito, va risposto ogni mail. Credo che il recente lockdown ha dato una spinta all’ uso della tecnologia nella cultura di lavoro. Perché sono questi i dettagli che possono fare la differenza. I dettagli che all’ estero si aspettano. E se ‘gli altri’ non li trovano in Italia, vanno altrove. Ed in Italia tornano per le vacanze…

Prima parole, poi atti

Spesso non ci rendiamo conto delle opportunità mancate. E servono ‘gli altri’ per indicarcele. Curiosi di sapere come affrontare queste sfide nel business internazionale? Contattami e ne parliamo. Sì, parliamo. Con parole. Perché le parole sono importanti, e fanno bene – più che altro quando sono il punto di partenza.

Fare business. Farlo bene. Insieme.